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1.
Far Islands 05:12
lyrics
2.
Len 07:21
3.
4.
No Kidding 06:46
5.
Fyra 04:35
6.
Nyspel 05:18
7.
8.
Legs 05:58

about

"My future starts when i wake up every morning.
That's when it starts, then i wake up and see the first light.
Then i'm grateful, and can't wait to wake up,
because there's something new
to do and try every day"

(Miles Davis, The Autobiography)


Questo è il nuovo quartetto di Claudio Fasoli, dopo Emerald. Coraggiosa e innovativa è la scelta di accostare agli stilemi peculiari di questo eclettico musicista anche suoni elettronici e chitarra elettrica: il risultato è di assoluta freschezza, così lontano da tutta la ricerca utilizzata in precedenza. Eravamo infatti abituati ad ascoltare un quartetto acustico ed ora ci ritroviamo un sound ricco di supporti elettronici, che creano un’atmosfera di particolare intensità e colore.
La musica è interamente composta dai membri del quartetto, e raggiunge un ottimo livello di caratterizzazione personale, un grado di intensità davvero coinvolgente per chi ascolta.
CLAUDIO FASOLI FOUR è un gruppo eterogeneo, con valenze e attitudini personali, che si affida
all’interplay e dona al pubblico un’occasione per scoprire l’armonia. In ogni sua accezione.

Lorenza Cattadori e BLUE VALENTINE


Nuova, ennesima tappa di un protagonista importante
del jazz italiano ed esordio di un gruppo nato, invece,
soltanto pochi mesi prima : è uno dei prodigi di Fasoli,
che da quarant'anni va infaticabilmente rinnovando
organic e partner, obiettivi e maniere.
Ed eccolo ripresentarsi con il Four, quartetto pianoless
formato assieme a suoi validi pupilli dell'area vicentina.
Nuovo il gruppo, ma nuovi anche i concetti rispetto ai due
precedenti dischi con l'Emerald Quartet.
Là erano felici bozzetti in cui egli descriveva la natia Venezia;
qui, invece, protagonista diviene (o ritorna) la ricerca
all' interno della musica. Il gruppo ha un' autorevole
compattezza; ognuno apporta ed insegue idee
(in chitarra e batteria c'è anche tecnologia elettronica).
Va notato che delle quattro composizioni del leader
la sola Fyra non è mai stata precedentemente incisa,
ma le nuove versioni hanno un lirismo assai fine:
spicca per intensità Legs (era in "Bodies" con Goodrick,
Danielsson e Oxley, 1990).
Fasoli firma anche un brano, No Kidding, con Michele
Calgaro e Gianni Bertoncini e un altro, Far Islands, con
Lorenzo Calgaro, mentre è quest'ultimo - anche ottimo
solista - ad aver ideato Waterhole Dance e The Man in
the Ivory Tower.

Disco Consigliato da Musica Jazz.
Musica Jazz Gennaio 2012 Maletto


Chi conosce la musica di Claudio Fasoli non faticherà a riconoscere,
in questo nuovo disco, quelli che sono i caratteri distintivi del suo stile:
il suono limpido e spazioso del sassofono, il controllo formale degli
assolo, l'uso della modalità avanzata, l'accurato lavoro compositivo.
Rispetto ai suoi ultimi lavori, tuttavia, che avevano ruotato attorno alla
strumentazione acustica dell'Emerald Quartet, qui il sassofonista sceglie di calarsi in un contesto diverso, segnato dalle sonorità elettriche della chitarra di Michele Calgaro e dall'uso dell'elettronica, di cui è principale responsabile il batterista Gianni Bertoncini. Entrambi gli elementi sono usati con intelligenza ed economia, senza mai prendere il sopravvento sul discorso più propriamente musicale. Merito anche di un gruppo solido, capace di collaborare attivamente al risultato generale, creando un'opera i cui caratteri principali sono
l'equilibrio e la coerenza.

Disco consigliato : " JAZZIT LIKES IT ! "
Jazzit Marzo 2012


Fasoli dell' avvenire.
Mentre Giovanni Tommaso con il nuovo gruppo Apogeo ripercorre
con nuove composizioni e per piste acustiche l' eredità preziosa del
Perigeo, il gruppo per eccellenza del jazz rock italiano, Claudio Fasoli
imbocca una via esattamente speculare e sempre in qualche modo
legata alla gloriosa macchina da suono di Genealogia.
Il sassofonista veneto ha una nuova band, con la chitarra elettrica notevole di Michele Calgaro e una ritmica di grande sostanza, così è quasi inevitabile andare con la memoria alle avventure sonore di un trentennio fa e oltre.
Certo, tutto è cambiato: la scrittura di Fasoli s'è fatta tersa e malinconica, il controllo su tenore e soprano ha raggiunto picchi
d'eccellenza, forse neppure troppo riconosciuti nella scena italiana (ad esempio nei lavori con l' Emerald Quartet).
Ma qualche briciola di Perigeo ci piace ritrovarla, nelle otto ampie campiture di Avenir. Ed anche bei segni dei migliori Weather Report: ad esempio nel' incedere felpato e sinuoso della seconda traccia, "Len", dalle parti (sonore) di "In a Silent Way", con screziature d'elettronica tanto efficaci quanto discrete. Nulla è sopra le righe:
come sempre, del resto, nella musica di cuore e di testa di Fasoli.

Guido Festinese
Giornale della Musica Marzo 2012


Con il "Claudio Fasoli Four" l'acclamato sassofonista volta pagina.
E naturalmente cambia anche la musica. Meno definita e strutturata, aperta nei ritmi, sfumata nei colori, dilatata nelle ambientazioni.
Perché la chitarra di Michele Calgaro evita l'esibizione per dedicarsi alle macchie di colore, propagando impulsi che sollecitano all'interazione e stimolano la creazione di cangianti paesaggi sonori. Mentre l'elettronica di Gianni Bertoncini è una tela di ragno tessuta con moderazione tra i vari moods che i sassofoni tenore e soprano di Claudio Fasoli creano lunga le otto tracce del disco, passando da echi balcanici a suggestioni nordiche senza dimenticare la solarità mediterranea.
Vi è un grande senso di pace e di serenità nella musica contenuta in Avenir quasi che Fasoli, dopo lungo peregrinare, avesse pensato di ritagliarsi un momento di riflessione e attenzione verso la bellezza di suoni, verso l'eleganza delle forme, l'espressività delle note, solleticando la fantasia dell'ascoltatore con fraseggi intensi e mai declamatori. Qualche minima deviazione, qualche accennata ossessione ritmica, contenute interferenze elettroniche sono piccole scosse che attraversano una registrazione placida come un fiume che sta per terminare la sua corsa nel mare.

Vincenzo Roggero
All About Jazz 2011


Pourquoi cette musique m'évoque-t-elle le Jimmy Giuffre "électrique"
de "Quasar" et "Dragonfly"? Probablement à cause de cette touche
d'électricité associée à un saxophoniste dont la dernière des préoccupations est bien de faire le show et de casser la baraque.
Qu'il improvise ou qu'il compose, Claudio Fasoli prend son temps,
amenant une idée après l'autre, dans le seul souci de entendre
s'engendrer l'une l'autre pour former une suite cohérente, sauf
lorsqu'il prend le parti de la ritournelle, avec un petit coté
"Weather Report de chambre" par le soi apporté à l'orchestration dans
le simple appareil du quartette. Le son de Fasoli est certes plus propre
et plus précis, moins fantasque, que celui de Wayne Shorter et il ne se
pas envahir par les "electronics" que son comparse Gianni Bertoncini
ajoute à son batterie pour de plus ou moins ponctuels effets
déstabilisateurs. Ce dernier joue d'un "binaire" anachronique où
les sonorités techno sont douces et toujours finement détaillées
sur une palette étonnamment large pour une telle discrétion pourtant
bien active. Les lignes de basse de Lorenzo Calgaro ne sont jamais
attendues, en étroit partenariat avec Michele Calgaro, dans un permanent esprit d'orchestration, meme lorsque l'un ou l'autre se détache avec une véritable virtuosité qui ne s'autorise pourtant aucune vanité. Il y a dans cette tranquillité sur le qui-vive quelque chose qui relève de l'utopie.

Frank Bergerot
Jazz Magazine Jazzman Fèvrier 2012


“Perché questa musica mi evoca il Jimmy Giuffre ‘elettrico’ di “Quasar” e “Dragonfly”? Probabilmente a causa di questo tocco d’elettricità, accomunato a un sassofonista per il quale l’ultima delle preoccupazioni è di fare ‘spettacolo’ e pensare solamente al tornaconto finale. Che improvvisi o si basi sulla scrittura musicale, Claudio Fasoli si prende il proprio tempo snocciolando un’idea dopo l’altra, con la sola preoccupazione di ascoltare i suoi musicisti quando generano reciprocamente intuizioni a formare una suite coerente, fino a quando si avvale del ritornello con un leggero tocco alla ‘Weather Report da camera’, per la cura riservata all’orchestrazione seppure nella lineare struttura del quartetto. Il suono di Fasoli è certamente più personale e più preciso, meno stravagante di quello di Wayne Shorter ed egli stesso non si lascia travolgere dai suoni elettronici che il suo batterista Gianni Bertoncini apporta al suo suono, attraverso alcuni effetti destabilizzanti più o meno puntuali. Quest’ultimo lavoro si compie sotto l’egida di un ‘binario’ anacronistico dove le sonorità techno sono fluide e sempre finemente inserite in una gamma sorprendentemente ricca, con assoluta discrezione eppure molto intenso. Le linee sul registro basso di Lorenzo Calgaro non sono mai scontate, in stretta collaborazione con Michele Calgaro nell’ottica di uno spirito costante di orchestrazione, anche quando l’uno o l’altro si distaccano con un autentico virtuosismo che non lascia comunque spazio all’ostentazione. C’è in questa tranquillità ‘all’erta’ qualcosa che ha a fare con l’utopia.

Frank Bergerot
Jazz Magazine Jazzman Febbraio 2012


Aprés trois disques avec son excellent Emerald Quartet, Claudio Fasoli nous réjouit avec "Avenir" a qui est d'une autre nature, puisqu'il y a une guitare électrique et quelques effets, trés dcrets, "d'electronics".
Le contrebassiste Lorenzo Calgaro joue surtout en Italie, avec tout le gratin jazz de la Péninsule ; le batteur, Gianni Bertoncini, joue Iui aussi sur la scéne italienne, souvent avec Claudio Fasoli et dans le Lydian Sound Orchestra de Riccardo Brazzale, il a déjà une belle discographie à son actif ; Michele Calgaro a étudié avec Mick Goodrick, Jim Hall (on voit tout : de suite dans quel style il se situe), ainsi qu'avec Lee Konitz and Dave Holland;
lui aussi joue avec les pointures du jazz in Italie. Quant à Claudio, il est l'un des jazzmenincontournables de la Botte; il a été longtemps directeur artistique du Festival de Padoue. Et tout ce beau monde se proméne beaucoup dans cette ville magnifique, marquée par l'architecte Palladio, Vicenza, où d'ailleurs ce disque a été enregistré. Ville qui abrite également un grand festival de jazz en mai.Fasoli a écrit 5 thémes, et l'on reconnaît sa patte de compositeur, sachant provoquer un lyrisme tendu.Les trois autres thémes sont l'œuvre des autres musiciens; en fait il y a souvent partage de l'écriture, ce qui donne son homogénéité au groupe. "Nyspel" donne une belle idée de leur musique, une guitare entre Goodrick et Jim Hall, qui détaille des phrases claires et chantantes, la basse qui ponctue sur la polyrythmie du batteur, et Claudio s'envole, surtout au soprano. Il y a un beau partage tant les quatre musiciens jouent dans le méme esprit. Le support harmonique, trés riche, leur permet des impros magnifiquement construites, tout en gardant toujours la mélodie. Ils savent varier les rythmes,les tempi, les couleurs sonores. Pas de frime, rien que de la musique, du jazz limpide et prenant.

Serge Baudot
JazzHot France Oct. 2011


Dopo diversi dischi dai suoni acustici e dalle atmosfere meditative, Claudio Fasoli torna con Avenir a una dimensione elettrica e dalle dinamiche più forti. Il dialogo tessuto da Fasoli, insieme ai fratelli Michele e Lorenzo Calgaro e Gianni Bertoncini, si muove con intelligenza attraverso le pieghe del confronto tra jazz e influenze esterne, tra spinte personali e rispetto delle traduzioni, tra pulsioni liriche e scatti più nervosi.
Si potrebbe partire dal lungo rapporto del sassofonista con quanto avviene al di fuori del jazz, un atteggiamento curioso e capace di mettere in relazione la predilezione per Lee Konitz e le suggestioni del rock, sin dai primi anni '70 con la gloriosissima stagione del Perigeo. Avenir contiene la versione attuale di quell'incontro: la medesima disposizione, la fondata e solida conoscenza del jazz, la maturazione di una voce del tutto personale capace sempre di mantenere un accento lirico anche nei passaggi più tumultuosi, l'intenzione di mettere in evidenza la sintesi tra le varie esperienze e pulsioni che, da sempre, è alla base di espressioni che non si fermano in ripetizioni di comodo.
Detto questo, il disco si sviluppa in maniera sicuramente collettiva. Su otto brani, quattro sono firmati dal sassofonista, due da Lorenzo Calgaro e altri due vedono la compartecipazione dei vari musicisti. Il disegno proposto dalle linee di chitarra di Michele Calgaro funge da legante tra melodie e ritmica e affronta in maniera sempre efficace questo ruolo: sia muovendosi sul versante più canonicamente armonico, sia "salendo in superfice" per dialogare o muoversi all'unisono con il sax o invece "scendendo nelle profondità" della trama del brano per creare sostegno attraverso manipolazioni sonore. Lorenzo Calgaro e Gianni Bertoncini instaurano una macchina ritmica dalle atmosfere cangianti: un supporto costante in grado di spostarsi con rapidità tra le varie atmosfere e, soprattutto, dare varietà alle situazioni proposte nel disco, con un approccio felicemente accidentato e rivolto a sfruttare ogni accento proposto dalle melodie e dagli inserti elettronici per instillare ulteriori spunti nei brani.
Il quartetto però costruisce il suo percorso ricco senza affastellare gli elementi in maniera ridondante: la personalità asciutta e sobria di Fasoli trasmette anche ai suoi compagni di viaggio una guida sicura per utilizzare ruoli e necessità musicali con grande rispetto del risultato complessivo. Avenir riesce a travalicare in maniera immediata i generi consolidati: il quartetto realizza un lavoro libero da preconcetti ma sempre attento a mantenersi nell'alveo disegnato dai brani, intellegibile sin da subito e capace, in questo modo, di offrire nuovi risvolti anche ai successivi ascolti.

Fabio Ciminiera
Jazz Convention Dicembre 2012


Personnel
Claudio Fasoli Tenor & Soprano Sax
Michele Calgaro Electric Guitar
Lorenzo Calgaro Double Bass
Gianni Bertoncini Drums & Electronics

Tracks 2, 5, 6, 8 composed by Claudio Fasoli.
Tracks 3, 7 composed by Lorenzo Calgaro.
Track 1 composed by Claudio Fasoli / Lorenzo Calgaro
Track 4 composed by Claudio Fasoli / Gianni Bertoncini

All tunes published by Elicona Musical Edition except Legs,
published by Native Sound Musical Edition / Tasinato Editore
and Nyspel by Musicisti Ass. Prod. M.A.P.

Executive Producer Claudio Donà for Caligola Records
Produced by Claudio Fasoli and Ivory Tower
Recorded at Ivory Tower, Vicenza, Italy May-June 2011
Mastered at Kobenhavn (Denmark) on August 2011 by Holger Lagerfeltd.
Cover picture by Claudio Fasoli
Design by Andrea Xausa

credits

released September 1, 2011

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CLAUDIO FASOLI FOUR PHOTO GALLERY :
www.dropbox.com/sh/wtwa12aq9jt686k/ukp4Cfe20K
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